Chirurgia estetica dell’ ombelico
Non esiste un tipo ideale di ombelico. Anzi, la cosa affascinante é che ognuno di noi ce l’ha diverso e che questa diversità non deriva minimamente dal Dna. Probabilmente molti non si saranno mai chiesti se il proprio ombelico sia bello o meno e molti altri, pur non essendone soddisfatti, riescono a vivere lo stesso senza alcun complesso. Per le donne, in particolare per le giovani, le cose possono andare diversamente. Chi ha la fortuna di avere un bell’ ombelico non avrà nessun problema ad esibirlo anche in città, con un abbigliamento accattivante e ridotto all’ essenziale. Se invece la forma di questa zona non piace, si può rimediare in pochi attimi, con un intervento praticato in anestesia locale.
Quando ricorrere alla chirurgia estetica
La scelta di modificare la forma ed eventualmente le dimensioni dell’ombelico é personale e può essere valutata assieme al chirurgo. Se dietro alla richiesta di rimodellare questa piccola parte anatomica c’é una reale esigenza estetica, si può prendere allora in considerazione la chirurgia estetica. L’intervento é minimo ma richiede in ogni caso la presentazione di alcuni esami preliminari (del sangue, delle urine così come l’elettrocardiogramma), prescritti per qualsiasi intervento di chirurgia estetica per accertare il buono stato di salute generale del paziente. I tempi richiesti per il rimodellamento dell’ombelico sono ristretti: al massimo 20 minuti. La tecnica applicata varia ovviamente in base al tipo di correzione desiderata. Nello schema che segue elenchiamo le principali dismorfie ombelicali e le possibili correzioni.
Ombelico piccolo
E’ minuscolo, quasi trascurabile, ma la sua presenza balza subito all’occhio come un qualcosa di anomalo ed allo stesso tempo buffo. Si può ricorrere in questo caso alla chirurgia estetica per riportarlo ad una grandezza più proporzionata alle caratteristiche del proprio corpo. Il rimodellamento avviene attraverso un’incisione lungo la circonferenza. Per “fissare” l’ampiezza desiderata, il chirurgo inserisce un tappo di silicone della dimensione e forma desiderate, da rimuoverea cicatrizzazione avvenuta. Con questa procedura si riesce ad ottenere l’ingrandimento dell’ombelico senza necessità di ricorrere a punti di sutura.
Ombelico dilatato
Qui il problema é inverso: l’ombelico appare troppo grande e sproporzionato rispetto alla propria silhouette. Per rimpicciolire l’ombelico, si asporta una sezione circolare di cute e si pratica una particolare sutura in grado di restringerne il diametro. L’applicazione di un cerotto chirurgico, da rimuovere dopo 3-4 giorni servirà a fissare la nuova forma e la nuova dimensione.
Ombelico estroflesso
Spesso l’ombelico può risultare sporgente a causa di una porzione di tessuto che fuoriesce dalla sua cavità. Questa caratteristica risulta particolarmente inestetica ed individuabile anche di profilo o al di sotto di un capo di abbigliamento particolarmente attilato o leggero. Per restiuire più armoniosità alla zona é sufficiente rimuovere l’eccesso di tessuto che sporge dalla cavità ombelicale. Più che asportato (il termine fa infatti pensare ad un ricorso al bisturi), il tessuto in più viene vaporizzato con il laser CO2 (anidride carbonica) pulsato, ottimale per la sua focalizzazione e per la sua azione fotocoaugulante.
Ombelico a mardorla
Anche così l’ombelico non si presenta di certo sexy. Gli uomini amano le forme rotonde ed anche nel caso dell’ombelico questa preferenza non fa una piega. Per dare all’ombelico una bella forma rotondeggiante, vengono prelevate due sottili strisce di cute, in modo da ottenere seduta stante il risultato prefissato. Le incisioni vengono effettuate sulla parte superiore ed inferiore dell’ombelico oppure ai due lati di esso, a seconda della parte più appiattita.
Addome adiposo e rilassato
Un aumento di peso od un rilassamento dei tessuti addominali (situazioni molto comuni con l’avanzare dell’età, ma anche a seguito di una gravidanza o del susseguirsi di ingrassamenti/dimagramenti) può provocare un eccesso di grasso e cute che va a coprire l’ombelico. Questa situazione ovviamente é molto più inestetica rispetto alle altre sopra descritte. In questo caso ad essere rimodellata é l’intera zona addominale. Se la dismorfia é determinata esclusivamente dall’esubero di adipe, si interviene con una lipoaspirazione dell’addome. Nel caso di rilassamento invece si ricorre alla dermolipectomia addominale, per risollevare la struttura muscolo-cutanea e rimuovere la cute e l’eventuale grasso di troppo. Il lifting addominale prevede anche un riposizionamento ideale dell’ombelico, che con il rilassamento – richiamato anche dalle forza di gravità – tende a scendere verso il basso. Il rimodellamento dell’ombelico non richiede particolari precauzioni nel post operatorio. Al termine della chirurgia estetica dell’ addome, praticati gli eventuali punti di sutura, la zona ombelicale viene medicata con una garza. La medicazione viene rimossa dopo 2/3 giorni dall’intervento. Per i primi tempi, bisogna evitare di bagnare la parte mentre per almeno un mese si dovranno evitare movimenti che comportino lo stiramento dell’addome. Naturalmente l’ombelico va protetto fino alla completa guarigione: lontano quindi dal sole e da capi che possono dare fastidio alla zona, come bottoni od elastici.